Diversifica le entrate

Sto rileggendo "Padre Ricco Padre Povero" di Kiyosaki. Rileggere mi aiuta a "depurare" il testo dagli elementi narrativi e concentrarmi di piu' sui punti essenziali dell'opera.

Posto che l'autore ripete in maniera quasi ossessiva come occorra acquistare degli attivi (vale a dire dei beni, diritti, proprieta' che possono portare un maggiore afflusso di denaro), occorre notare come questo consiglio risulti essere saggio: essere dipendenti da una sola fonte di reddito ci espone, nei fatti, ai capricci del datore di lavoro o, il che e' peggio, del mercato.

Tocca, quindi, cominciare a diversificare le fonti di reddito. tali fonti vengono anche individuate dall'autore in: attivita' commerciali, azioni, obbligazioni, fondi comuni d'investimento, immobili e proprieta' fondiarie che producono rendite, cambiali attive, diritti su opere dell'ingegno, qualsiasi cosa possa essere commerciata.

Di tutte quelle sopra elencate, quelle piu' "alla portata di tutti" sono: 
  • fondi comuni d'investimento, 
  • produrre e detenere diritti legati ad opere dell'ingegno,
  • azioni ed obbligazioni (indicate separatamente dai fondi comuni perche' pur essendo tutti dei titoli di credito, azioni ed obbligazioni ci consentono di "controllare"in cosa investire il nostro denaro.
il diagramma degli attivi presente nel libro di R.T. Kiyosaki

Per quanto riguarda le opere dell-ingegno, sto pian piano costruendo un portfolio di foto stock (foto le cui royalties vengono vendute e gestite da apposite agenzie), che pian piano mi sta dando soddisfazioni, anche se ancora saltuarie, quindi tocchera' renderle piu' stabili e costanti (oltre che piu' corpose). Al momento questo e' tra i primi attivi che sto sviluppando.
Il secondo degli attivi, invece, richiedera' cominciare ad investire. Qualcuno potrebbe obiettare che al momento posso investire pochissimo... ebbene, anche quel poco va messo a frutto!

A chi invece mi suggerisce di lasciare perdere perche' "perderei tutto", mi viene da rispondere "investire alla cieca, rischia di farmi perdere tutto". Laddove bisogna ricordarsi che investire in titoli di credito richiede sempre la capacita' di tenere sotto controllo le proprie emozioni , sia quella di comprendere i bilanci delle imprese in cui si investe. Per quanto mi riguarda, sarebbe comunque piu' rischioso tenere i sodli immobili: potrei spenderli senza ricavarne alcun beneficio per la mia mente, investire in azioni od obbligazioni, anche se perdessi tutto, mi lascerebbe comunque una lezione sul come bisogna comportarsi e su cosa bisogna guardare prima di scegliere un titolo anzicche' un altro.

Quindi quali saranno i prossimi passi ? 
Da un lato mi impegnero' ancora di piu' con il mio portfolio di foto stock, dall'altro, usero' questo mese di novembre per valutare se risulta piu' conveniente aprire un conto presso una piattaforma di trading che a fronte di una maggiore disponibilita' di strumenti, mi richiede un importo economico maggiore per poter aprire un conto titoli ed iniziare ad investire, o usare Revolut, che nella sua "versione base" consente gia' di iniziare ad investire in titoli presenti sul mercato americano, senza versare ulteriori quote.

Appuntamento a fine mese per aggiornarvi in merito!

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