L’arte della guerra... e dell'indipendenza finanziaria!



"L’Arte della Guerra" è uno dei primi “testi di management”, e di sicuro una delle raccolte sul come dirigere un esercito, o, meglio, guidare uno stato, più antichi del mondo. Tramandato per secoli solo oralmente, illustra, per l’aspirante re o novello generale, i metodi più “sicuri” per conseguire la vittoria in guerra.

Su quel “sicuri” scatta il travisamento della saggezza degli antichi maestri taoisti asiatici: il messaggio più ricorrente nel testo è, infatti, legato alla preparazione dello stato, dell’esercito, dell’economia; più che della vittoria di battaglie campali ed assedi. Sono maggiori i riferimenti ad evitare gli scontri inutili che quelli ad affrontare a viso aperto il nemico.

Al pari di un altro “manuale dello statista” (il Principe) è travisato dalla massa, proprio per via dell’aura di mistero che circonda questi testi, che per quanto noti sono letti da molto pochi per diletto e da molti per motivi accademici e appassionati di miglioramento personale e management: il problema è che anche sommando queste categorie tra loro, il numero di chi ha letto questi testi rimane basso. E tuttavia è proprio l’ultimo gruppo di lettori, quello degli appassionati di management e miglioramento personale che riceve i migliori benefici da questo libro, interpretandolo opportunamente.

La preparazione, l’evitare sforzi inutili e la necessità di avere un controllo razionale ed ordinato rendono questo testo particolarmente indicato per chi ricerca ulteriore ispirazione nel suo cammino verso l’indipendenza finanziaria.

“il miglior risultato consiste nel conquistare intero e intatto il paese nemico”

È una delle prime massime che sono direttamente applicabili al cammino verso l’indipendenza finanziaria: che si sia lavoratori autonomi o dipendenti, la nostra paga è di fatto terra di conquista. Proprio come “il paese nemico” deve rimanere intatto e vitale se deve costituire base per future conquiste. Tenere la propria paga, il proprio reddito, il più intatto possibile risulta assai molto più semplice se si usa il budgeting e si separano in più conti i propri fondi (anche al fine di evitare inopportuni cedimenti della propria forza di volontà). L’impresa risulta tanto più appagante quando si raggiungono determinati livelli di reddito: una volta soddisfatti i propri bisogni primari e secondari (quindi dal mangiare e abitare, fino al vestiario, senza sfociare nei vestiti di alta moda), ogni extra guadagnato e risparmiato (quindi distolto immediatamente dalla nostra capacità di spesa), nel lungo periodo si andrà ad accumulare fino a creare un vero e proprio “reddito extra” ma totalmente esentasse.
Il nostro cammino verso l’indipendenza finanziaria parte da questa terra di conquista. Il nostro obiettivo è di renderla il più florida possibile: l’accumulo di ricchezza che passa attraverso il risparmio è la via più rapida per garantire “l’integrità del paese nemico”.

Come giungere a questa conquista? Ebbene Sun Tsu (o chi ne ha tramandato la tradizione) sosteneva che molto si deve alla preparazione.
Un’altra delle massime che è possibile leggere ne “l’Arte della Guerra” invita a

“(…)non contare sul mancato arrivo del nemico(…)” o “(…)sul suo mancato attacco(…)”

Ma a fare più affidamento sula propria preparazione (appunto) e sul costruire la propria invincibilità. Come costruire tale invincibilità e tale preparazione ?
Riflettiamo: quali sono gli equivalenti degli attacchi dei nemici o del loro mancato arrivo, nel mondo del risparmio personale? Ebbene sono la fortuna avversa (gli attacchi del nemico) e le crisi economiche (che possono arrivare come non arrivare, ad esempio da almeno 5 anni viene annunciata la prossima crisi finanziaria, e per alcuni verrà esattamente l’anno prossimo).

Per prepararsi al arrivo o meno del nemico, salvo che non si conosca così bene un settore da sapere come svincolarsene con successo indipendentemente da qualsiasi cosa succeda, occorre diversificare le proprie entrate. Non dipendere da una sola fonte di reddito (come tra l’altro sostiene Kiyosaki) aiuta ad affrontare i periodi di ristrettezze economiche con maggiore serenità ed anche con maggiori risorse per trarne vantaggio.

Non è necessario svilupparne 5-6 contemporaneamente. Basta svilupparne una alla volta, con la massima efficacia (parola chiave cara a Ferriss, nel suo “la settimana lavorativa di 4 ore”). Man mano che si costruiscono queste diverse fonti di reddito, non saremo certo più felici, ma saremo più sereni e potremo concentrarci su ciò che ci rende felici e persone migliori (“Primum vivere deinde philosophari si diceva in passato). Ma a prescindere dal risvolto di crescita personale, essere meno esposti alle crisi economiche ed alle innovazioni tecnologiche che possono colpire il settore in cui lavoriamo, dandoci il tempo di guadagnare abilità che ci consentono di cambiare settore con maggiore agilità. È questa l’invincibilità che dobbiamo raggiungere nel nostro cammino verso l’indipendenza finanziaria.

La preparazione al suo attacco , i colpi di sfortuna (ad esempio), nel cammino verso l’indipendenza finanziaria, è soprattutto relativa alla capacità di guadagnarsi tempo e possibilità di scegliere. Poter dire no ad uno straordinario, poter dire “fa nulla per il licenziamento, ho abbastanza soldi per vivere tranquillamente per    3-6 mesi” ci rende molto più forti e meno dipendenti da ciò che potrebbe accaderci. Avere un fondo emergenze ed un fondo liquido da spendere immediatamente, aiuta, in questa prospettiva, ad essere pronti.

L’ultimo approccio alla guerra, che tuttavia si può applicare proprio alla vita in generale e non solo al cammino verso è condensato in due insegnamenti:

“Con l’ordine affronta il disordine,
con la calma affronta l’irruenza.
Questa è l’arte di padroneggiare la mente”

e

“se conosci il nemico e te stesso,
la vittoria sarà indubbia.
Se conosci la terra e il cielo,
la vittoria sarà totale.”

Cominciamo con il secondo insegnamento: la conoscenza. Conoscere i propri limiti, le proprie debolezze, venire a patto con i propri demoni e riuscire a canalizzare le energie e le paure che da questi derivano, usandole a nostro vantaggio, ci consentirà di essere più intraprendenti e ponderare meglio le nostre scelte nel nostro cammino verso l’indipendenza finanziaria. Tuttavia conoscere se stessi ed il modo in cui reagiamo alle avversità, senza avere una buona padronanza degli strumenti che ci consentono di affrontarle (la terra ed il cielo, che ne “l’Arte della Guerra” sono gli elementi stabili e quelli mutevoli dell’animo umano e della geografia, ma che nel mondo “finanziario” possono essere tradotti in risparmi ed investimenti con i relativi strumenti per realizzarli), ci consentirà di raggiungere il successo, ma ci lascerà sempre esposti ad alcune incertezze e ad alcuni punti deboli. La nostra “vittoria”, la nostra indipendenza finanziaria, verrà raggiunta, ma molto più lentamente, o servirà un maggiore sforzo perché questa sia solida o comunque maggiore tempo per consolidarsi. La conoscenza degli strumenti finanziari, delle società in cui si investe, dei rischi a cui si va incontro e di come controbilanciarli sono strumenti indispensabili per un cammino solido verso la propria indipendenza finanziaria. Non bisogna avere paura di sbagliare, ma si deve essere sempre pronti ad imparare dai propri errori, le vere benedizioni della vita vengono da questo passaggio fondamentale. Vivere senza rischi è impossibile, conoscerli, esserli preparati ed imparare è la vera chiave del successo. È in questo che consiste la “totalità” della vittoria di cui parla Sun Tsu. Tale vittoria può essere conseguita aggiungendo la conoscenza alla preparazione. La sola conoscenza senza preparazione è un bell’atto accademico. La sola preparazione, senza conoscenza, renderà la vittoria sicura ma lontana da raggiungere.


Il primo, invece, dei due insegnamenti ha a che fare con noi stessi, con la nostra mente e con il nostro carattere. La vita, come tutti sappiamo, è un insieme confuso di cose, in cui spesso gli istinti animali ci influenzano e portano alle conseguenze, positive e negative che siano, del nostro agire. È la nostra mente ha elaborato i concetti di ordine e calma come tentativo di risposta ai nostri istinti. Conoscere in anticipo i risultati delle nostre azioni, anche se sarebbe meglio dire i “probabili risultati” del nostro agire, è possibile solo attraverso le categorie della calma e dell’ordine. L’ordine, serve a razionalizzare il caos nella nostra vita. Serve a consentirci di comprendere a quale causa è riconducibile un evento nella nostra vita. Nel mondo della finanza personale si traduce nel tracciare e tenere conto delle nostre spese, dei nostri incassi, delle nostre scelte di spesa. L’ordine è la chiave fondamentale per comprendere come, alla fine di ogni mese, abbiamo speso i nostri soldi e di come possiamo amplificare gli effetti positivi di queste scelte e minimizzarne gli effetti negativi.

Combinando l’ordine alla conoscenza ed alla preparazione, riusciremo a trarre i maggiori vantaggi da ogni vittoria e le migliori lezioni da ogni sconfitta. L’ordine è uno strumento fondamentale per ottenere la “vittoria totale” sia nella nostra vita quotidiana che nel nostro cammino finanziario. Ma l’ordine, la preparazione e la conoscenza sono vani senza la calma.

L’uomo è un animale istintivo, che ha sviluppato la propria razionalità solo per giustificare le proprie scelte in un modo più elegante rispetto a tutti gli altri animali. L’ordine gli consente di capire a quale azione è corrisposto un risultato. La conoscenza serve a capire come raggiungerlo e quali effetti negativi potrebbe avere. La preparazione è la previsione che prima o poi il nostro istinto ci suggerirà di agire in un determinato modo e che quel determinato modo comporterà delle conseguenze, che non saranno mai esclusivamente positive o esclusivamente negative. Queste tre qualità, senza la calma, ripeto, rendono l’uomo semplicemente un animale conscio dei risultati delle proprie azioni, ma pur sempre un animale.

Quando, quindi, l’uomo cessa di essere un animale per diventare un qualcosa di differente? Quando alle tre qualità aggiunge la calma. Calma contrapposta all’irruenza, che è elemento fondamentale della risposta istintiva. E questo vale sia per l’irruenza che porta alla violenza, sia per quella irruenza che porta al desiderio di un immediato appagamento. La nostra forza finanziaria consiste nel sapere come gestire questa irruenza, nel sapere quando seguire ed agire secondo l’istinto e quando ritardare le nostre azioni in modo da poter trarre il massimo beneficio dal nostro agire o dal nostro stare fermi.

Saper rinviare la gratificazione istantanea al fine di conseguirne una maggiore in futuro, trattenere la propria lingua dal rispondere ad una offesa, trattenere i nostri istinti più bassi di fronte ad una ingiustizia, sono tutte chiavi per essere degli esseri umani migliori, ma anche raggiungere con maggiore sicurezza, rapidità e certezza la nostra indipendenza finanziaria ed ogni altro obiettivo che si desideri raggiungere.
È la combinazione di preparazione, conoscenza, ordine e calma a rendere un generale un “saggio comandante” ed a consentire il raggiungimento di qualsiasi obiettivo, culturale o finanziario che sia.

Consiglierei la lettura? Ovviamente si. Badate bene che il testo è antichissimo, quindi è ben possibile trovarne versioni gratuite on line, o traduzioni anche abbastanza recenti ma a pagamento. Spetta a voi scegliere.

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