Bilancio di fine Febbraio: cronache dalla disoccupazione...

Posso dire che non è stato un
mese facile: i continui “no”, l’assenza di risposte per gli altri cv inviati,
il dover via via abbassare gli standard pur di trovare un lavoro, mi hanno
trascinato in uno stato semi depressivo, con difficoltà a dormire o a
svegliarmi, assenza di appetito e di desiderio di qualsiasi interazione
sociale, che non ha fatto altro che peggiorare le mie performance in altre
candidature e colloqui. Tutto questo stava per tradursi, la scorsa settimana,
nell’acquisto di un biglietto aereo di solo ritorno per l’Italia, dove, per lo
meno, non avrei dovuto pagare l’affitto ed il cibo.
Sul serio, non c’è niente di
peggio del sentirsi totalmente inadeguati a vivere nella società, perché ci si
è dedicati all’acquisizione di competenze “non immediatamente spendibili”
lavorativamente, nel non avere nessuna voglia di immaginare un futuro o di progettarlo: quest'ultimo aspetto è stato quello che mi ha fatto più male di tutti.
Dal punto di vista del risparmio,
i miei fondi di emergenza hanno tenuto l’impatto della situazione, e sono anche
riuscito a mettere da parte qualcosa per gli investimenti, seppur minimi, del
mese di marzo.
In tutto questo, apparentemente,
e salvo novità, ho trovato un nuovo impiego temporaneo, a zero ore, per la “ragguardevole
cifra” di 9,21 sterline/ora lorde… il tutto senza ferie (infatti la parte di
stipendio equivalente è inclusa nella paga oraria).
Tale stato d’animo, in parte
autoindotto, in parte dovuto al vedersi continuamente ignorato o rifiutato, mi
ha paralizzato dal compiere qualsiasi attività. Era (ed in parte è) ai miei
occhi, tutto futile e tempo sprecato. Sto ancora lavorando per mettere a tacere
quella parte di psiche che continua a dire “tanti sacrifici per un impiego
infimo e con scarsissimi risultati su qualsiasi altro fronte, dal frivolo
numero di followers sui social, alla vita sentimentale”, parte che più di tutte
mi sta bloccando ed impedendo di agire proattivamente a questa avversità che
non sono l’unico ad affrontare, sia nel Regno Unito, che in tutto il mondo.
Quindi, nel frattempo
ricostruisco lo spirito, sperando che il ritrovato lavoro e la “crescita dei
risparmi” aiutino a farmi sentire meglio, devo riportare, purtroppo
negativamente, che non ho trovato tempo per leggere niente che non fossero
offerte di lavoro, per le quali ero o sotto qualificato o troppo qualificato.
Lo stesso vale per l’attività
fisica: totalmente trascurata.
L’unico che ha reagito
positivamente in questo mese, essenzialmente perché non l’ho toccato per
niente, è il mio portfolio titoli. Infatti alcuni dei titoli sui quali avevo
investito nel corso dei mesi di dicembre e gennaio, durante il mese di febbraio
hanno rilasciato il loro primo quarto di dividendo: si tratta di Abbvie,
AT&T, Carlyle Group e Royal Bank of Canada.
Combinati, assieme, questi titoli hanno pagato un netto pari a 9,91$, cifra non
trascurabile se consideriamo che al momento il mio portfolio non supera ancora
i 2000$ di valore totale.
Un tocco dolce in un mese
alquanto acre… sperando di superare questo periodo avverso il prima possibile.
Io vi do appuntamento al prossimo
post (sperando di essere portatore di notizie migliori).
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