Primo passo: "get a fu**ing job"

Come accennato nel primo post, dopo aver completato i primi due anni di pratica forense (GRATUITA, come da tradizione), lo studio dove ero praticante non poteva permettersi di pagarmi.
Questo evento, per quanto negativo, credo sia stato tutto sommato positivo: nel corso di questi due anni ho imparato a gestire meglio il mio tempo ed assumermi le mie responsabilità e rischi e, infine, a non avere paura di sbagliare.
Ma in quel momento mi sono chiesto : "e ora?" Di certo non avrei voluto continuare a lavorare gratis, ma fino alla abilitazione, nessuno studio legale assumerebbe qualcuno non abilitato per pagarlo almeno degnamente. 
Con i miei risparmi e con la condizione di non ricevere aiuti dai miei ho deciso di partire per Londra, città che mi aveva conquistato nell'anno precedente e dove avevo già qualche amico, a "cercare fortuna". Il discorso che feci ai miei era "mi concedo un mese, se entro fine febbraio non trovo un lavoro, con i soldi che rimangono compro un biglietto di ritorno e vedo un po' come dobbiamo fare qui a casa, in ogni caso torno con qualcosa in più: perfeziono la lingua".

Un colloquio dopo l'altro, finalmente arriva una prima risposta positiva: comincio in una catena di ceffetterie. La paga è il minimo legale e il contratto proposto è flessibile a zero ore. 

Molti di voi diranno "fino a Londra per fare lo sguattero in una caffetteria?" 
Lo dico non senza l'amaro in bocca: ne vale la pena. Dalle mie parti in genere si è assunti a nero, ti pagano molto meno del minimo vitale e fanno fare turni che annullano ogni possibilità di avere una vita sociale fuori dal lavoro, in altre parole si arriva al letterale sfruttamento. Per quanto umile possa essere un lavoro, il lavoro da dignità e libertà all'uomo. Se lo si priva di queste caratteristiche non è più lavoro, ma schiavitù ben mascherata.

Il mio primo obiettivo era raggiunto un freddo 28 gennaio: firmavo il contratto di lavoro e ricevevo al contempo una lettera di raccomandazione per aprire un conto corrente presso una banca inglese (tra Brexit e norme anti terrorismo gli spazi si sono ristretti notevolmente e la burocrazia è diventata asfissiante anche qui.... asfissiante per gli standard anglosassoni ).

Con uno strettissimo controllo sulle mie finanze (alias BUDGET) alla fine di ogni settimana mettevo qualcosa da parte.... e piano piano cominciava il mio cammino verso l'indipendenza finanziaria.

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