Quinto passo: traccia un bilancio mensile!

Come preannunciato nei primi post, è ormai giunta la fine del mese di novembre ed è tempo di bilanci, in positivo ed in negativo. Solo riflettendo sui passi compiuti, infatti, è possibile capire cosa si è fatto di giusto e cosa di sbagliato e correggere gli errori e concentrare gli sforzi sulle cose che invece ci hanno consentito di gestire bene le finanze.

Cominciamo con i “dati negativi”, vale a dire le spese.
La voce spese fisse non trova al momento nessuna possibilità di essere migliorata, o quantomeno ridotta. Pur continuando nella ricerca di una nuova stanza, con relativo adeguamento del budget a quanto penso di potermi permettere (mi adatto prima di un eventuale passaggio in modo da renderlo meno traumatico) pur mantenendo intatto il livello di risparmio, la ricerca non sta dando gli esiti sperati. Non per mancanza di alternative nel budget prefissato, ma perché la ricerca di un nuovo lavoro mi assorbe con maggiore energia: non essere più vincolati a due linee contemporaneamente (National Rail Services e TFL) mi consentirebbe maggiore flessibilità nella scelta della zona (senza considerare che mi consentirebbe anche di usare la bici, annullando il costo del trasporto, riservandolo al fine settimana in modalità “pay as you go”).
Per altri aspetti, l’aver immediatamente adattato il budget alla spesa futura, senza tuttavia dar luogo a quegli effettivi livelli di spesa, mi sta consentendo di mettere da parte ulteriore denaro, ma di questo ne parlerò nel “capitolo” relativo alle entrate di questo mese.

Per quanto riguarda le spese variabili, devo ammettere che mi sto sforzando di renderle il meno invadenti possibili, programmando la spesa alimentare e limitando gli sfizi e le corse al pub al solo weekend. L’obiettivo per dicembre è limitare la spesa per gli “sfizi” nei 25£ (obiettivo non rigido ma cui proverò ad attenermi il più possibile), mentre la spesa relativa al cibo per pranzi, cene ha raggiunto un bel livello che mi sta assicurando varietà con poco sforzo e, devo ammetterlo, anche un sacco di divertimento ai fornelli (con la relativa invidia dei colleghi a lavoro!).

Tocca ora alla voce “entrate e risparmi” del mio budget.
In attesa di novità lavorative, continuo ad impegnarmi nel lavoro. Per quanto riguarda la fotografia di stock, devo ricominciare a scattare e fotografare, anche se ammetto di essere in un periodo di vuoto mentale…. In teoria il periodo degli scatti per il natale si è appena concluso, dato che il grosso delle pubblicità è stato già commissionato e pagato… tocca prepararsi alla Pasqua ed alle vacanze estive (si… in genere nella stock photography le foto per “gli avvenimenti dell’anno” si scattano con diversi mesi di anticipo).

Il grosso delle soddisfazioni arriva, invece, dal capitolo risparmi:
-il fondo “liquidità immediata” è quasi arrivato al traguardo, mancando solo altre 3 settimane di versamenti… il che mi consentirà di dedicare quel denaro a: rendere più veloce la crescita del fondo emergenze e, d’altro canto, cominciare ad investire in maniera più pesante in azioni, al fine di garantirmi un ulteriore mini rivolo di futura liquidità;
-il fondo “emergenze” è arrivato al 20% dell’obiettivo totale di 3000£…. Sembra poco ma bisogna pensare al fatto che in totale, tra fondo “liquidità immediata” ed “emergenze” punto a poter far fronte, senza necessità di prestiti o altro, a impegni per circa 4000£ …. Il che creerebbe una situazione di piacevole comfort dal punto di vista lavorativo (non avere più la sensazione del “chissà che accadrebbe se venissi licenziato" è una cosa piacevolissima e, paradossalmente, aiuta a vivere meglio il proprio lavoro, con maggiore rendimento).

Nota a margine : entrambi questi fondi sono in conti deposito che generano interessi…. Complessivamente gli interessi maturati annualmente mi consentono di avere quasi due mesi di abbonamento a Netflix gratis, con ulteriore “liberazione” di risorse economiche. In pratica si tratta di 20£ in più all’anno da poter investire. Sembra poco ma occorre pensare che questi 20£ in più verranno investiti, non spesi… e grazie al potere dell’interesse composto renderanno via via un po’ più veloce la “possibilità” di assorbire le varie spese tramite gli investimenti, rendendo la mia paga capace di fare molte più cose a parità di ore lavorative.

Sempre dal punto di vista dei risparmi, sfruttando il fatto che comunque le spese fisse sono certe ed hanno scadenze ben determinate, ho deciso di mettere anche questi soldi, che di fatto sono di altri (in fin dei conti sono soldi destinati a pagare landlord, TFL e operatore telefonico) a lavorare per me. Sfruttando un altro conto “liquido” che genera interessi ho fiducia, pian piano, centesimo dopo centesimo, di ridurre già da ora l’impatto che queste somme hanno sulla mia paga. Come al solito, per ora si tratta di somme risibili. Ma sono centesimi che arrivano ogni giorno e che, a differenza delle somme che li hanno generati, rimarranno con me. Uno sforzo che, quindi, con il tempo e con lo svilupparsi della mia intelligenza finanziaria, mi consentirà di rendere ancora più rapida la mia corsa verso l’indipendenza finanziaria.

Tocca, per ultimo, analizzare gli investimenti.

Li dividerei in due categorie: investimenti finanziari ed investimenti su me stesso.

Gli investimenti finanziari, per ora, sono una voce microscopica del mio bilancio, ma appena completo il “riempimento” del fondo  “liquidità immediata”, diventeranno una voce fissa e, spero, via via più consistente.

Al momento ho deciso di sfruttare le tre transazioni gratuite mensili garantite dall’account Revolut base. Fortuna ha voluto che sia riuscito a riottenere 100£ che avevo considerato perdute…. Non so se avrei fatto meglio a metterle immediatamente nel fondo “liquidità immediata” per rendere più celere il suo completamento ma ormai la decisione è stata compiuta.
Perché ho scelto la possibilità offerta dal conto Revolut base?

Quello che per molti sembra una pesante limitazione (solo 3 transazioni gratuite) per un “cassettista” ,vale a dire un investitore che punta a acquisire partecipazioni in società al fine di ricavarne un dividendo, diventa un piacevole sprone ad analizzare al meglio la società e la sostenibilità del business in cui si investe. Avendo a disposizione solo 3 movimenti gratuiti al mese, si è costretti ad essere selettivi e, soprattutto, a non farsi prendere dalle emozioni quando si investe. Considerando che al momento non ho grandi disponibilità liquide, e che comunque serve tempo per imparare ad analizzare agevolmente i bilanci e comprendere se vale la pena acquisire partecipazioni in una società, l’approccio “muovo poco ma bene” mi induce a ritenere questa piattaforma come strumentalmente più adatta alle mie attuali esigenze rispetto ad altre che magari risultano essere più avanzate.

Agli investimenti in azioni, poi, si unisce anche il mio attuale conto su Moneybox (un servizio di cui vi parlerò nelle prossime settimane). Ad essere sinceri questo conto l’ho aperto dall’inizio della mia avventura londinese e tra alti e bassi vi ho messo già dentro oltre le 500£. Ho iniziato con una somma settimanale piccolissima (circa 5£ a settimana) e l’ho aumentata pian piano con il crescere delle buste paga, prima di aumentare il costo del mio stile di vita… questo denaro, tuttavia, è legato ad un piano di accumulo sul lungo periodo, e, sinceramente, conto di continuare ad aumentare le somme che vi destino ogni qual volta aumenterà la mia capacità di spesa.


Infine, vi è la pensione privata proposta dal mio datore di lavoro. Ho ancora due settimane di tempo prima di scegliere se rimanere con questo provider o considerare l’optout. Ma contribuendo io solo per 1/5 ed il mio datore di lavoro per altri 4/5, credo che sarà molto probabile che nelle prossime 2 settimane prevalga la decisione di rimanere nel piano pensionistico, anche se questo di fatto significa comprimere ulteriormente le spese… vedremo come andrà nel mese di dicembre!

Per quanto riguarda gli “investimenti su me stesso”, questi hanno avuto decisamente un esito notevolmente migliore!

La mia principale forma di investimento su me stesso, per ora, è quello della lettura (o ascolto di audio-libri): non solo di libri sula finanza personale, ma anche di psicologia applicata al lavoro.

Tra i primi libri letti questo mese troviamo “Confidence”, della serie Emotional Intelligence, Harvard Business Review Press. Testo molto interessante, soprattutto per assumere coscienza delle proprie capacità (cosa che spesso tendo a dimenticare e sottovalutare) e superare la c.d. “Sindrome dell’Impostore”, vale a dire quel senso di inadeguatezza che spesso attanaglia la vita di chi ha raggiunto un certo grado di maturità tecnica e conoscitiva in un determinato ambito, ma che al contempo riconosce che c’è ancora molto da imparare, anche se di fatto è già in grado di agire a regola d’arte ed ha gli strumenti per apprendere velocemente anche il resto (un po’ l’opposto dell’Effetto Dunning-Kruger).

A seguire troviamo:

Padre Ricco,Padre Povero” (qui la mia recensione), R.T. Kiyosaki, Gribaudi Editore. Uno dei volumi più noti e letti al mondo sulla finanza personale e che insegna a cambiare il nostro rapporto con il nostro modo di intendere la spesa.
Poi abbiamo:

L’uomo più ricco di Babilonia” (qui la recensione), G.S. Clason, Penguin Putman Inc, Signet. Uno dei più antichi volumi sulla finanza personale e tra i “capostipiti” del genere “auto-aiuto”, ha avuto una profonda influenza su tutti gli altri libri di finanza personale;


4 ore alla settimana” (qui la mia recensione), T.Ferris,  ascoltato in versione audio libro (molto pratica se avere già “sul fuoco” un sacco di libri e volete usare il tempo in metropolitana per ascoltare un po’ qualcosa durante la rush hour). Il testo brilla per il diverso approccio al problema del rapporto tra lavoro e tempo libero;

Influence + Persuasion”, della serie Emotional Intelligence, Harvard Business Review Press. Il testo illustra la necessità di essere carismatici per poter guidare una squadra di colleghi ed essere capaci di vendere qualsiasi prodotto, indicando alcuni semplici esercizi e tecniche per poter migliorare o sviluppare le nostre capacità in questo senso;

Diventa chi sei”, E. Wapnic, MGMT edizioni, un libro adatto a portare un po’ di serenità nella vita di chi vanta molteplici interessi nei svariati ambiti e per questo si sente a disagio del descriversi (o cercare un lavoro): non è sbagliato (anzi), ma occorre essere strategici nel proporsi sul mercato del lavoro per evidenziare che questa varietà è un punto di forza.

In tutto questo ho anche iniziato “Pensa e Arricchisci Te Stesso”, di N.Hill, ma conto di finirlo nel mese di Dicembre assieme ad altri volumi un po’ più avanzati e tecnici. Spero di confermare questo trend ed aggiungere altri 6 volumi alla lista di quelli letti in questo 2019 per iniziare il 2020 con ancora più idee.

Come al solito vi invito a seguire il blog ed iscrivervi per rimanere sempre aggiornati. Se avete consigli o critiche o richieste di approfondimenti fatele pure nei commenti sotto i post, sarà un piacere leggerle ed usare i vostri feedback per migliorare.
Tutti i libri che ho letto/ascoltato, riportano il referral link: se volete acquistarli tramite il link aiuterete il blog a crescere senza nessuna spesa aggiuntiva per voi!

Sperando che questo post/riassunto del mese di Novembre vi sia piaciuto, vi do appuntamento al prossimo articolo!

Commenti